XV edizione del Week end dei Gusti laboratori delle arti e degli antichi mestieri, dalla costruzione dei bora bora dei Candelieri ai passi dei portatori, dalla preparazione di culurgiones, ravioli e lorighittas ai passaggi per confezionare un abito maschile della...
Edizione 2022 del Salone Vinicolo Mediterraneo Wine&Life Sassari. In questa edizione, l’evento si svolgerà su 3 giornate con 3 distinte tematiche e tanti appuntamenti, aperitivi, congressi, momento HoReCa e degustazione pubblica (programma completo sul sito...
Prosegue con L’ IDENTITÀ IN CUCINA la grande festa del CENTRO CITTÀ. Potrete trovare nel centro città locali che propongono PIATTI TIPICI DELLA TRADIZIONE SASSARESE Qui l’elenco delle attività e piatti proposti. BUON APPETITO A TUTTI E TUTTE .. VI...
𝗩𝗶𝗹𝗹𝗮𝗴𝗲 𝗦𝘂𝗺𝗺𝗲𝗿 𝗙𝗲𝘀𝘁𝗶𝘃𝗮𝗹 Raccolta fondi organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica Circolo Dipendenti Provincia e Prefettura di Sassari, il cui incasso sarà in parte devoluto all’ Auser per la promozione dell’attività sociale. Ecco le...
𝗩𝗶𝗹𝗹𝗮𝗴𝗲 𝗦𝘂𝗺𝗺𝗲𝗿 𝗙𝗲𝘀𝘁𝗶𝘃𝗮𝗹 Raccolta fondi organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica Circolo Dipendenti Provincia e Prefettura di Sassari, il cui incasso sarà in parte devoluto all’ Auser per la promozione dell’attività sociale. Ecco le...
L’Onda Nuragica. Arte artigianato e design alla prova della preistoria
a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda, Luca Cheri
2 marzo - 8 luglio 2024
Una mostra organizzata dalla Fondazione Nivola, promossa dal Comune di Sassari, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale “Giovanni Antonio Sanna” - Direzione Regionale Musei della Sardegn, l’Università degli Studi di Sassari, e il supporto della Fondazione di Sardegna, di Bibanca e di ARS / Arte Condivisa in Sardegna.
La Fondazione Nivola e il Comune di Sassari sono lieti di presentare “L’Onda Nuragica. Arte artigianato e design alla prova della preistoria”.
La mostra esplora l’influsso esercitato dalle civiltà nuragica e prenuragica sull’arte e la cultura del Novecento e del contemporaneo in Sardegna, esaminando i riflessi del “discorso nuragico” in diversi ambiti della produzione visuale: dalla pittura e scultura all’architettura, al design e all’artigianato, dagli audiovisivi ai social media e alla cultura di massa.
Nel 1949 e nel 1950 le due mostre di bronzetti nuragici, allestite all’Opera Bevilacqua La Masa di Venezia e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, curate da Giovanni Lilliu e Gennaro Pesce, portarono la preistoria sarda all’attenzione della cultura internazionale. Si toccava il culmine di una riscoperta avviata già nell’Ottocento a opera di studiosi e di viaggiatori, quindi stimolata dalle campagne di scavo condotte nella prima metà del secolo.
Gli artisti e gli intellettuali sardi degli anni Cinquanta trovarono nella civiltà nuragica un riferimento ideologico forte, funzionale alla costruzione di una nuova identità regionale.
Ne scaturì un preciso filone iconografico, che sarebbe durato fino agli anni Sessanta, reinventandosi poi nell’epoca postmoderna e contemporanea. Sull’evoluzione del tema influirono l’impatto del turismo, la diffusione delle culture new age, i movimenti no global e neo global, l’emergere a livello scientifico di una rinnovata attenzione degli studiosi anche in campo internazionale e a livello di costume il fenomeno della fanta-archeologia.
L’Onda Nuragica. Arte artigianato e design alla prova della preistoria
a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda, Luca Cheri
2 marzo - 8 luglio 2024
Una mostra organizzata dalla Fondazione Nivola, promossa dal Comune di Sassari, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale “Giovanni Antonio Sanna” - Direzione Regionale Musei della Sardegn, l’Università degli Studi di Sassari, e il supporto della Fondazione di Sardegna, di Bibanca e di ARS / Arte Condivisa in Sardegna.
La Fondazione Nivola e il Comune di Sassari sono lieti di presentare “L’Onda Nuragica. Arte artigianato e design alla prova della preistoria”.
La mostra esplora l’influsso esercitato dalle civiltà nuragica e prenuragica sull’arte e la cultura del Novecento e del contemporaneo in Sardegna, esaminando i riflessi del “discorso nuragico” in diversi ambiti della produzione visuale: dalla pittura e scultura all’architettura, al design e all’artigianato, dagli audiovisivi ai social media e alla cultura di massa.
Nel 1949 e nel 1950 le due mostre di bronzetti nuragici, allestite all’Opera Bevilacqua La Masa di Venezia e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, curate da Giovanni Lilliu e Gennaro Pesce, portarono la preistoria sarda all’attenzione della cultura internazionale. Si toccava il culmine di una riscoperta avviata già nell’Ottocento a opera di studiosi e di viaggiatori, quindi stimolata dalle campagne di scavo condotte nella prima metà del secolo.
Gli artisti e gli intellettuali sardi degli anni Cinquanta trovarono nella civiltà nuragica un riferimento ideologico forte, funzionale alla costruzione di una nuova identità regionale.
Ne scaturì un preciso filone iconografico, che sarebbe durato fino agli anni Sessanta, reinventandosi poi nell’epoca postmoderna e contemporanea. Sull’evoluzione del tema influirono l’impatto del turismo, la diffusione delle culture new age, i movimenti no global e neo global, l’emergere a livello scientifico di una rinnovata attenzione degli studiosi anche in campo internazionale e a livello di costume il fenomeno della fanta-archeologia.
L’Onda Nuragica. Arte artigianato e design alla prova della preistoria
a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda, Luca Cheri
2 marzo - 8 luglio 2024
Una mostra organizzata dalla Fondazione Nivola, promossa dal Comune di Sassari, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale “Giovanni Antonio Sanna” - Direzione Regionale Musei della Sardegn, l’Università degli Studi di Sassari, e il supporto della Fondazione di Sardegna, di Bibanca e di ARS / Arte Condivisa in Sardegna.
La Fondazione Nivola e il Comune di Sassari sono lieti di presentare “L’Onda Nuragica. Arte artigianato e design alla prova della preistoria”.
La mostra esplora l’influsso esercitato dalle civiltà nuragica e prenuragica sull’arte e la cultura del Novecento e del contemporaneo in Sardegna, esaminando i riflessi del “discorso nuragico” in diversi ambiti della produzione visuale: dalla pittura e scultura all’architettura, al design e all’artigianato, dagli audiovisivi ai social media e alla cultura di massa.
Nel 1949 e nel 1950 le due mostre di bronzetti nuragici, allestite all’Opera Bevilacqua La Masa di Venezia e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, curate da Giovanni Lilliu e Gennaro Pesce, portarono la preistoria sarda all’attenzione della cultura internazionale. Si toccava il culmine di una riscoperta avviata già nell’Ottocento a opera di studiosi e di viaggiatori, quindi stimolata dalle campagne di scavo condotte nella prima metà del secolo.
Gli artisti e gli intellettuali sardi degli anni Cinquanta trovarono nella civiltà nuragica un riferimento ideologico forte, funzionale alla costruzione di una nuova identità regionale.
Ne scaturì un preciso filone iconografico, che sarebbe durato fino agli anni Sessanta, reinventandosi poi nell’epoca postmoderna e contemporanea. Sull’evoluzione del tema influirono l’impatto del turismo, la diffusione delle culture new age, i movimenti no global e neo global, l’emergere a livello scientifico di una rinnovata attenzione degli studiosi anche in campo internazionale e a livello di costume il fenomeno della fanta-archeologia.
L’Onda Nuragica. Arte artigianato e design alla prova della preistoria
a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda, Luca Cheri
2 marzo - 8 luglio 2024
Una mostra organizzata dalla Fondazione Nivola, promossa dal Comune di Sassari, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale “Giovanni Antonio Sanna” - Direzione Regionale Musei della Sardegn, l’Università degli Studi di Sassari, e il supporto della Fondazione di Sardegna, di Bibanca e di ARS / Arte Condivisa in Sardegna.
La Fondazione Nivola e il Comune di Sassari sono lieti di presentare “L’Onda Nuragica. Arte artigianato e design alla prova della preistoria”.
La mostra esplora l’influsso esercitato dalle civiltà nuragica e prenuragica sull’arte e la cultura del Novecento e del contemporaneo in Sardegna, esaminando i riflessi del “discorso nuragico” in diversi ambiti della produzione visuale: dalla pittura e scultura all’architettura, al design e all’artigianato, dagli audiovisivi ai social media e alla cultura di massa.
Nel 1949 e nel 1950 le due mostre di bronzetti nuragici, allestite all’Opera Bevilacqua La Masa di Venezia e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, curate da Giovanni Lilliu e Gennaro Pesce, portarono la preistoria sarda all’attenzione della cultura internazionale. Si toccava il culmine di una riscoperta avviata già nell’Ottocento a opera di studiosi e di viaggiatori, quindi stimolata dalle campagne di scavo condotte nella prima metà del secolo.
Gli artisti e gli intellettuali sardi degli anni Cinquanta trovarono nella civiltà nuragica un riferimento ideologico forte, funzionale alla costruzione di una nuova identità regionale.
Ne scaturì un preciso filone iconografico, che sarebbe durato fino agli anni Sessanta, reinventandosi poi nell’epoca postmoderna e contemporanea. Sull’evoluzione del tema influirono l’impatto del turismo, la diffusione delle culture new age, i movimenti no global e neo global, l’emergere a livello scientifico di una rinnovata attenzione degli studiosi anche in campo internazionale e a livello di costume il fenomeno della fanta-archeologia.