Ore 17.30 Storie di Donne. Il dovere di essere sante, regine, eroine In occasione della Giornata Internazionale della Donna, la Pinacoteca Nazionale di Sassari presenta “Storie di Donne. Il dovere di essere sante, regine, eroine”, riflessione sulle donne...
Ore 17:30, Incontri con l’autore della Biblioteca Comunale di Sassari organizzati dall’ Amministrazione Comunale di Sassari Paolo Deidda presenta il suo primo romanzo dal titolo “L’uomo senza tempo”. Un libro sul ritorno alla terra natìa, in cui il lettore...
Ore 18:00 Incontri con l’autore della Biblioteca Comunale di Sassari organizzati dall’ Amministrazione Comunale di Sassari Noemi Satta risponderà a domande come: “La cultura può essere uno strumento di cura? In che modo cura e cultura possono essere strumenti di...
ore 18:00 Incontri con l’autore della Biblioteca Comunale di Sassari organizzati dall’ Amministrazione Comunale di Sassari Giambernardo Piroddi con: “Gesù non amava i nemici. Quello che i vangeli greci raccontano e le traduzioni censurano”. Attraverso l’analisi...
Giuseppe Biasi : La collezione regionale Inaugurazione giovedì 22 alle 18.30 Dopo tanti anni tornano finalmente visibili magnifici dipinti che sono parte della nostra storia e della storia dell’arte Italiana del Novecento. Riportare le opere alla luce è stato...
L’Onda Nuragica. Arte artigianato e design alla prova della preistoria
a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda, Luca Cheri
2 marzo - 8 luglio 2024
Una mostra organizzata dalla Fondazione Nivola, promossa dal Comune di Sassari, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale “Giovanni Antonio Sanna” - Direzione Regionale Musei della Sardegn, l’Università degli Studi di Sassari, e il supporto della Fondazione di Sardegna, di Bibanca e di ARS / Arte Condivisa in Sardegna.
La Fondazione Nivola e il Comune di Sassari sono lieti di presentare “L’Onda Nuragica. Arte artigianato e design alla prova della preistoria”.
La mostra esplora l’influsso esercitato dalle civiltà nuragica e prenuragica sull’arte e la cultura del Novecento e del contemporaneo in Sardegna, esaminando i riflessi del “discorso nuragico” in diversi ambiti della produzione visuale: dalla pittura e scultura all’architettura, al design e all’artigianato, dagli audiovisivi ai social media e alla cultura di massa.
Nel 1949 e nel 1950 le due mostre di bronzetti nuragici, allestite all’Opera Bevilacqua La Masa di Venezia e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, curate da Giovanni Lilliu e Gennaro Pesce, portarono la preistoria sarda all’attenzione della cultura internazionale. Si toccava il culmine di una riscoperta avviata già nell’Ottocento a opera di studiosi e di viaggiatori, quindi stimolata dalle campagne di scavo condotte nella prima metà del secolo.
Gli artisti e gli intellettuali sardi degli anni Cinquanta trovarono nella civiltà nuragica un riferimento ideologico forte, funzionale alla costruzione di una nuova identità regionale.
Ne scaturì un preciso filone iconografico, che sarebbe durato fino agli anni Sessanta, reinventandosi poi nell’epoca postmoderna e contemporanea. Sull’evoluzione del tema influirono l’impatto del turismo, la diffusione delle culture new age, i movimenti no global e neo global, l’emergere a livello scientifico di una rinnovata attenzione degli studiosi anche in campo internazionale e a livello di costume il fenomeno della fanta-archeologia.
L’Onda Nuragica. Arte artigianato e design alla prova della preistoria
a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda, Luca Cheri
2 marzo - 8 luglio 2024
Una mostra organizzata dalla Fondazione Nivola, promossa dal Comune di Sassari, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale “Giovanni Antonio Sanna” - Direzione Regionale Musei della Sardegn, l’Università degli Studi di Sassari, e il supporto della Fondazione di Sardegna, di Bibanca e di ARS / Arte Condivisa in Sardegna.
La Fondazione Nivola e il Comune di Sassari sono lieti di presentare “L’Onda Nuragica. Arte artigianato e design alla prova della preistoria”.
La mostra esplora l’influsso esercitato dalle civiltà nuragica e prenuragica sull’arte e la cultura del Novecento e del contemporaneo in Sardegna, esaminando i riflessi del “discorso nuragico” in diversi ambiti della produzione visuale: dalla pittura e scultura all’architettura, al design e all’artigianato, dagli audiovisivi ai social media e alla cultura di massa.
Nel 1949 e nel 1950 le due mostre di bronzetti nuragici, allestite all’Opera Bevilacqua La Masa di Venezia e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, curate da Giovanni Lilliu e Gennaro Pesce, portarono la preistoria sarda all’attenzione della cultura internazionale. Si toccava il culmine di una riscoperta avviata già nell’Ottocento a opera di studiosi e di viaggiatori, quindi stimolata dalle campagne di scavo condotte nella prima metà del secolo.
Gli artisti e gli intellettuali sardi degli anni Cinquanta trovarono nella civiltà nuragica un riferimento ideologico forte, funzionale alla costruzione di una nuova identità regionale.
Ne scaturì un preciso filone iconografico, che sarebbe durato fino agli anni Sessanta, reinventandosi poi nell’epoca postmoderna e contemporanea. Sull’evoluzione del tema influirono l’impatto del turismo, la diffusione delle culture new age, i movimenti no global e neo global, l’emergere a livello scientifico di una rinnovata attenzione degli studiosi anche in campo internazionale e a livello di costume il fenomeno della fanta-archeologia.
L’Onda Nuragica. Arte artigianato e design alla prova della preistoria
a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda, Luca Cheri
2 marzo - 8 luglio 2024
Una mostra organizzata dalla Fondazione Nivola, promossa dal Comune di Sassari, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale “Giovanni Antonio Sanna” - Direzione Regionale Musei della Sardegn, l’Università degli Studi di Sassari, e il supporto della Fondazione di Sardegna, di Bibanca e di ARS / Arte Condivisa in Sardegna.
La Fondazione Nivola e il Comune di Sassari sono lieti di presentare “L’Onda Nuragica. Arte artigianato e design alla prova della preistoria”.
La mostra esplora l’influsso esercitato dalle civiltà nuragica e prenuragica sull’arte e la cultura del Novecento e del contemporaneo in Sardegna, esaminando i riflessi del “discorso nuragico” in diversi ambiti della produzione visuale: dalla pittura e scultura all’architettura, al design e all’artigianato, dagli audiovisivi ai social media e alla cultura di massa.
Nel 1949 e nel 1950 le due mostre di bronzetti nuragici, allestite all’Opera Bevilacqua La Masa di Venezia e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, curate da Giovanni Lilliu e Gennaro Pesce, portarono la preistoria sarda all’attenzione della cultura internazionale. Si toccava il culmine di una riscoperta avviata già nell’Ottocento a opera di studiosi e di viaggiatori, quindi stimolata dalle campagne di scavo condotte nella prima metà del secolo.
Gli artisti e gli intellettuali sardi degli anni Cinquanta trovarono nella civiltà nuragica un riferimento ideologico forte, funzionale alla costruzione di una nuova identità regionale.
Ne scaturì un preciso filone iconografico, che sarebbe durato fino agli anni Sessanta, reinventandosi poi nell’epoca postmoderna e contemporanea. Sull’evoluzione del tema influirono l’impatto del turismo, la diffusione delle culture new age, i movimenti no global e neo global, l’emergere a livello scientifico di una rinnovata attenzione degli studiosi anche in campo internazionale e a livello di costume il fenomeno della fanta-archeologia.
L’Onda Nuragica. Arte artigianato e design alla prova della preistoria
a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda, Luca Cheri
2 marzo - 8 luglio 2024
Una mostra organizzata dalla Fondazione Nivola, promossa dal Comune di Sassari, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale “Giovanni Antonio Sanna” - Direzione Regionale Musei della Sardegn, l’Università degli Studi di Sassari, e il supporto della Fondazione di Sardegna, di Bibanca e di ARS / Arte Condivisa in Sardegna.
La Fondazione Nivola e il Comune di Sassari sono lieti di presentare “L’Onda Nuragica. Arte artigianato e design alla prova della preistoria”.
La mostra esplora l’influsso esercitato dalle civiltà nuragica e prenuragica sull’arte e la cultura del Novecento e del contemporaneo in Sardegna, esaminando i riflessi del “discorso nuragico” in diversi ambiti della produzione visuale: dalla pittura e scultura all’architettura, al design e all’artigianato, dagli audiovisivi ai social media e alla cultura di massa.
Nel 1949 e nel 1950 le due mostre di bronzetti nuragici, allestite all’Opera Bevilacqua La Masa di Venezia e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, curate da Giovanni Lilliu e Gennaro Pesce, portarono la preistoria sarda all’attenzione della cultura internazionale. Si toccava il culmine di una riscoperta avviata già nell’Ottocento a opera di studiosi e di viaggiatori, quindi stimolata dalle campagne di scavo condotte nella prima metà del secolo.
Gli artisti e gli intellettuali sardi degli anni Cinquanta trovarono nella civiltà nuragica un riferimento ideologico forte, funzionale alla costruzione di una nuova identità regionale.
Ne scaturì un preciso filone iconografico, che sarebbe durato fino agli anni Sessanta, reinventandosi poi nell’epoca postmoderna e contemporanea. Sull’evoluzione del tema influirono l’impatto del turismo, la diffusione delle culture new age, i movimenti no global e neo global, l’emergere a livello scientifico di una rinnovata attenzione degli studiosi anche in campo internazionale e a livello di costume il fenomeno della fanta-archeologia.