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5 Maggio 2022
20:30
Luogo
Il Vecchio Mulino
via Frigaglia 5, Sassari
CEDAC e Sardegna Concerti
Organizzatore
ore 20:30
IL VECCHIO MULINO
SAMARA JOY Quartet
Considerata una delle giovani cantanti più promettenti d’America, Samara Joy è balzata alla ribalta del jazz per aver vinto nel 2019 il “Sarah Vaughan International Jazz Vocal Competition”. Proveniente da una famiglia di musicisti, è cresciuta nel Bronx con il gospel e ha maturato interesse per il jazz nell’età del college. A soli 23 anni, con la sua voce morbida come il velluto, si è già esibita nei più rinomati jazz club di New York, tra cui Dizzy’s Club Coca Cola, The Blue Note e Mezzrow. Il suo tocco sugli standard jazz del Great American Songbook è inconfondibile: Samara scava a fondo per scoprire le sue radici jazz, senza perdere di vista l’innata semplicità della sua voce. L’album di debutto che porta il suo nome, è stato acclamato dalla critica internazionale: prodotto da un veterano come Matt Pierson (nomination ai Grammy) vede la collaborazione del virtuoso della chitarra jazz Pasquale Grasso.
Samara Joy: voce
Ben Paterson: piano
Mathias Allamane: contrabbasso
Malte Arndal: batteria
Info e prenotazioni: 0794920324 ; 3393407008
ilvecchiomulino.ss@gmail.com
(posti limitati)
Ingresso concerti: vicolo chiuso via Maddalena 51
(si raccomanda la puntualità)
Ritorna il grande jazz a Il Vecchio Mulino con la rassegna The “Jazz Club Network 2022”, in collaborazione con il
Cedac e Sardegna Concerti.
Non solo jazz ortodosso, ma anche musica nera con divagazioni nel pop-rock, nel swing e nell’ambient, col meglio della vocalità internazionale, come nel caso di Chiara Pancaldi, insignita nel 2015 del premio “Best Vocal Jazz Album”, e come nel caso di Samara Joy, una delle giovani cantanti più promettenti d’America, balzata alla ribalta per aver vinto nel 2019 il “Sarah Vaughan International Jazz Vocal Competition”. E in questo viaggio dal sud al nord dell’Isola, non passerà certo inosservata la carica espressiva di due tra i più intensi musicisti nostrani: Flavio Boltro, tromba di riferimento del jazz italiano, insieme a Fabio Giachino, tra le figure più interessanti della nuova generazione di pianisti. In un’ottica di grande modernità ed eclettismo, da non perdere l’appuntamento col batterista e compositore californiano Jeff Ballard, un artista che nel corso della sua carriera ha saputo sviluppare un linguaggio unico, un suono plasmato dal jazz ma in grado di intercettare sonorità rock, free jazz ed elettroniche.