Evento Gratuito

NO

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Luogo

Il Vecchio Mulino


via Frigaglia 5, Sassari

CEDAC e Sardegna Concerti


Organizzatore

ore 20:30

IL VECCHIO MULINO

MICHAEL MAYO Quartet

Nato a cresciuto a Los Angeles, ma da qualche tempo trasferitosi a New York dove è diventato il pupillo di Herbie Hancock, Michael Mayo è uno dei nomi nuovi della vocalità afroamericana, da qualcuno indicato come l’erede di Bobby McFerrin per via di quella versatilità espressiva che gli consente di spaziare dal jazz al pop e oltre. Ventotto anni, studi nel prestigioso New England Conservatory of Music e al Thelonious Monk Institute, Michael Mayo viene da una famiglia dove la musica è sempre stata di casa: il padre era il sassofonista degli Earth Wind & Fire, mentre la madre è stata la corista di Diana Ross, Beyoncé, Ray Charles, Whitney Houston. I frutti del suo talento naturale si colgono bene in “Bones”, album d’esordio del cantante come leader: prodotto da Eli Wolf, già produttore di Al Green, Norah Jones e dei Roots, è una miscela esplosiva di jazz, soul e pop.

Michael Mayo: voce
Andrew Freedman: tastiere
Nick Campbell: basso elettrico
Robin Baytas: batteria

Info e prenotazioni: 0794920324 ; 3393407008
ilvecchiomulino.ss@gmail.com
(posti limitati)

Ingresso concerti: vicolo chiuso via Maddalena 51
(si raccomanda la puntualità)

Ritorna il grande jazz a Il Vecchio Mulino con la rassegna The “Jazz Club Network 2022”, in collaborazione con il
Cedac e Sardegna Concerti.

Non solo jazz ortodosso, ma anche musica nera con divagazioni nel pop-rock, nel swing e nell’ambient, col meglio della vocalità internazionale, come nel caso di Chiara Pancaldi, insignita nel 2015 del premio “Best Vocal Jazz Album”, e come nel caso di Samara Joy, una delle giovani cantanti più promettenti d’America, balzata alla ribalta per aver vinto nel 2019 il “Sarah Vaughan International Jazz Vocal Competition”. E in questo viaggio dal sud al nord dell’Isola, non passerà certo inosservata la carica espressiva di due tra i più intensi musicisti nostrani: Flavio Boltro, tromba di riferimento del jazz italiano, insieme a Fabio Giachino, tra le figure più interessanti della nuova generazione di pianisti. In un’ottica di grande modernità ed eclettismo, da non perdere l’appuntamento col batterista e compositore californiano Jeff Ballard, un artista che nel corso della sua carriera ha saputo sviluppare un linguaggio unico, un suono plasmato dal jazz ma in grado di intercettare sonorità rock, free jazz ed elettroniche.

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