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18 Febbraio 2022
21:00 / 22:30
Luogo
SpazioBunker
Via Porcellana 7/a
SpazioBunker, Compagnia meridiano zero e Giuseppe Sanna
Biglietto: 7€
POSTI LIMITATI
prenotazioni: spaziobunker@gmail.com
Peppe, classe 1910. Servo pastore dall’età di 6 anni, la sua vita è un miscuglio di avventure, di esperienze, di fatiche, di paure, di coraggio. Partecipa alla Guerra Civile Spagnola ed alla Seconda Guerra Mondiale, e costruisce la sua famiglia a Roma, città in cui nasce suo figlio e la figlia di suo figlio.
Peppe, servo pastore dall’età di 6 anni, uomo povero di finanze ma ricco di fantasia e intelletto, uomo coraggioso che ha viaggiato, sperimentato, salvato vite, innamorato perdutamente della sua terra d’origine, la Sardegna.
Tra tutte le stranezze, ne ha una in particolare, che merita attenzione. Peppe, infatti, ha un amore viscerale per un testo apparentemente lontano anni luce da lui, dalla sua vita, dalla sua epoca e dalla sua cultura agropastorale. Peppe adora la Divina Commedia. Conosce l’Inferno a memoria, recita i canti che più preferisce, si immedesima, li “sente” col cuore, li fa suoi, addirittura si registra in uno di quei registratori anni ’80 a cassetta.
E quelle cassette arrivano fino a noi, ai giorni nostri, in un baule dimenticato in una soffitta polverosa. E rappresentano un tesoro, il mio tesoro, io che ho riscoperto quelle cassette, quei canti danteschi che si mescolano alle gesta di Peppe; Dante e Peppe che diventano portatori di un passato storico importante, che si uniscono, così lontani, così diversi ma anche così uguali, e io ritrovo me stessa in quella voce, la sua voce, la voce di Peppe, mio nonno.